Come ragionano i CAT Tools e le TM

Come ragionano i CAT Tools e le TM

I CAT Tools (Computer Assisted Automation) sono software altamente sofisticati e ben conosciuti dai traduttori che li utilizzano costantemente per le loro attività. Sono, però, poco conosciuti dai comunicatori tecnici.

Per una gestione migliore di tutto il processo è utile capire come funzionano questi strumenti e come “ragionano” le Translation Memory (TM). Questo permette di non commettere errori che potrebbero presentarsi in futuro.

Per prima cosa, è importante sapere che le TM sono bilingue. Si compongono, infatti, di una lingua sorgente (Source) e di una lingua di traduzione (Target). Se si traduce un documento in 3 lingue partendo dall’italiano, si avranno ad esempio le seguenti TM:

  • IT-EN
  • IT-FR
  • IT-DE

Si possono poi separare le TM in base ad altri parametri dovuti all’uso diverso dei termini o dello stile di scrittura. Ad esempio, un testo per l’area marketing ha uno stile particolare che non va semplicemente tradotto, ma contestualizzato per esprimere lo stesso concetto. La suddivisione ulteriore di queste TM permette di mantenere un coerenza dei contenuti e delle traduzioni e ne migliora la qualità.

Per quanto riguarda il recupero dei contenuti già tradotti, invece, i CAT Tools effettuano in automatico diverse operazioni tra cui:

  • Segmentazione automatica dei contenuti: il testo viene segmentato in frasi gestite singolarmente durante la traduzione (per sapere quali sono gli errori da evitare per avere una segmentazione precisa, ti consiglio di leggere questo articolo).
  • Punteggio del segmento: viene assegnato un punteggio in percentuale analizzando le frasi già presenti nella Translation Memory. Le frasi con punteggio 100% sono frasi già tradotte; quelle da 99% a 97%, in genere, hanno piccole differenze rispetto a quelle già tradotte come una punteggiatura diversa, un numero nuovo o degli errori di battitura. I punteggi più bassi sono dovuti a parole differenti o a segmenti completamente nuovi rispetto a quelle presenti nel database. In generale, sopra al 75%, si parla di Fuzzy Match (frasi recuperabili almeno in parte); sotto il 75% si parla di frasi nuove, da dover, quindi, ritradurre completamente.
  • Glossario terminologico: permettono di controllare i termini da tradurre con un glossario terminologico presente in memoria e aggiornabile da redattore e dal traduttore. Il glossario terminologico incorpora al suo interno i termini che devono essere utilizzati dal traduttore, e quali termini non devono essere tradotti (ad esempio gli acronimi o parole che devono rimanere in inglese).

Per migliorare la gestione della Translation Memory, sono necessari alcuni accorgimenti da parte del comunicatore e l’utilizzo di un CCMS, l’utilizzo di un linguaggio controllato e la creazione di una guida di stile condivisa sicuramente aiuta.

Se sei interessato ad approfondire questi argomenti, non esitare a contattarci.